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Cavallino Classic Middle East 2022

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La manifestazione ha radunato ad Abu Dhabi alcune tra le più belle Ferrari d’epoca del Medio Oriente e si è confermata come l’evento più importante della zona per le vetture classiche e youngtimer prodotte a Maranello.

 

Dopo il successo della prima edizione, tenutasi l’anno scorso, è ritornato Cavallino Classic Middle East sempre in concomitanza con l’ultima gara del campionato del mondo di Formula 1 a Yas Links, Abu Dhabi. Organizzato da Canossa Events presso Casa Ferrari, a poche centinaia di metri dall’autodromo, Cavallino Classic Middle East ha chiuso il programma dei Cavallino Classics per l’anno 2022, iniziato a Gennaio con Palm Beach Cavallino Classic in Florida e proseguito con Cavallino Classic Modena e l’edizione one-off a Fisher Island (Florida) a Maggio.

Il Concorso d’Eleganza, suddiviso in 6 classi per le 28 vetture iscritte alle quali si sono aggiunte altre 13 in mostra, ma non giudicate, ha assegnato due premi principali: uno per la Ferrari stradale l’altro per quella da competizione più rappresentative.

The Gran Turismo Ferrari Cup è andata alla Ferrari 250 GT/L del 1962, di Giacomo Mattioli (Italia). Si tratta della vettura telaio numero 5477 GT, una delle sole 351 costruite. Originariamente prodotta per il mercato tedesco, fu poi venduta ad un primo proprietario francese. Arrivata negli Stati Uniti verso la metà degli Anni ’70, è rimasta abbandonata in un capannone per oltre 40 anni prima di essere salvata dall’attuale proprietario. Completamente restaurata presso la Bacchelli & Villa di Bastiglia (Modena) con i lavori conclusi appena prima dell’estate, la GT Lusso, ha fatto il suo debutto durante il concorso internazionale proprio ad Abu Dhabi.

The Competition Ferrari Cup è stata assegnata alla Ferrari 340 America del 1951 della Cogan Collection (USA). Si tratta della vettura telaio numero 004/0116, con carrozzeria Barchetta realizzata dalla Carrozzeria Touring Milano, che ha disputato due 24 Ore di Le Mans (nel 1951 e 1952) e recentemente è stata restaurata da Ferrari Classiche. Venduta nei primi mesi del 1951 a Pierre Louis-Dreyfuss di Parigi, ha subito svariate trasformazioni durante i suoi primi mesi di vita. L’incredibile documentazione originale raccolta dagli attuali proprietari, infatti, contiene le numerose lettere intercorse tra Mr. Dreyfuss, ingegnere meccanico ed appassionato gentleman driver con lo pseudonimo di Helde, ed Enzo Ferrari, con tutte le richieste di modifiche ritenute necessarie per il miglioramento delle prestazioni della vettura.

 

Come logico attendersi in una regione geografica dove l’amore per le Ferrari è nato in anni più recenti rispetto ad altre parti del mondo, sono state le classi riservate alle vetture prodotte a partire dalla metà degli Anni ’80 a riservare le maggiori soddisfazioni agli appassionati collezionisti locali. Tra loro particolarmente ammirate le supercar 288 GTO del 1985 ( telaio 55233) e 1988 F40 (telaio 84140), la 575 M Maranello del 2004 (telaio 134935) nell’inusuale combinazione cromatica Bianco/Rosso Cartier e la rarissima SA Aperta del 2011 (telaio 179812), una delle sole 80 prodotte. Fa piacere notare come, in alcune delle classi, il livello delle vetture iscritte fosse tale che tutte hanno ottenuto il Platinum Award.

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